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Qualcuno si è mai posto la domanda del perchè su social network di estensione globale come Google, twitter e facebook l'affluenza del popolo cinese, residente in Cina, nonostante vanti dell' appellativo di paese più popolato del mondo, sia quasi del tutto inesistente ?
Ripercorrendo un attimo passi del loro governo cinese dal regime socialista, ci si rende conto di quanto le ideologie siano totalitarie e il regime molto forte. Il controllo si espande su ogni aspetto degli individui limitando al massimo libertà economica e di espressione, utilizzando la censura come strumento dello stato padrone per controllare i sudditi.
Internet è sottoposto a verifiche automatiche ossessive che spesso degenerano in comicità, innescata da equivoci di caratteri linguistici. La parola "Carota" per esempio, nella quale il primo ideogramma coincide con il nome del presidente Hu Jintao, è una parola censurata.
Se da un collegamento diretto dalla Cina si cerca una parola proibita o ci si attarda su un sito che parla di argomenti vietati dal regime, lo schermo si oscura automaticamente segnalando attraverso una scritta l'errore commesso e per un certo periodo di tempo connettersi alla Rete diventa impossibile, o richiede tempi inaffrontabili.
Sono molti però gli analisti che riconoscono alla censura cinese un valore commerciale poichè impedendo l’accesso oltre la muraglia prima a Google e poi a Twitter e a Facebook, i governanti dell’impero di mezzo non solo hanno limitato la diffusione di notizie che possono risultare problematiche per la “stabilità del paese”, ma hanno favorito anche le aziende nazionali come BAIDU (sosia di Google) SINA WEIBO (il social network in stile Twitter) e REN REN (Facebook cinese).
Non manca ovviamente la rivoluzione internauta che dalla stessa Cina evade i blocchi della censura attraverso proxy e vpn, sistemi che permettono di aggirare la sconfinata intranet cinese e risultare collegati da una città nel mondo che non subisce le loro restrizioni.
Una " Fabbrica del Consenso" ben funzionante insomma, tanto che il sistema di controllo “alla cinese” sta facendo scuola tra i regimi più autoritari del globo secondo dove, società di telecomunicazioni e squadre di esperti cinesi sono stati invitati per insegnare le loro tecniche di censura e monitoraggio del web e per rivelare come realizzare attacchi informatici contro i paesi avversari.
A quanto pare l'unico modo per socializzare totalmente via web col popolo cinese è quello di iscriversi ad uno dei loro "sosia" social o estraniarsi dal mondo ed entrare a far parte del regime socialista.