In Cina Mezza Tazza di Caffè

13.05.2014 13:03

Partendo da uno studio eclatante e curioso sui consumi del caffè, risulta che in Cina nei prossimi tre anni, ci sarà un aumento esponenziale del consumo di esso.

Popolo che generalmente beve vino, ma non il nostro, solo vino francese, ha da poco iniziato ad apprezzare quell'aroma e quel gusto intenso tipico del caffè. Per adesso il consumo di questa bevanda si aggira a non più di una mezza tazzina di caffè al giorno per persona, ma secondo l'Economist, il suo consumo si incrementerà a breve del 40 per cento, il che equivale in termini economici, ad un consumo di 18 tonnellate di caffè per ogni miliardo di dollari speso, ed essendo l'Italia, la patria del caffè per antonomasia, perchè non iniziare proprio da qui?

L'idea sarebbe quella di conquistare il mercato cinese a partire non da Pechino o da Shangai ma direttamente da Guangzhou, la più grande città costiera del sud della Cina,che non solo è improntata sull'esportazione nel regno di prodotti agroalimentari tipici italiani quali formaggi, pasta e cioccolato, ma è anche uno dei centri economici più ricchi della Cina grazie al commercio e alle industrie manufatturiere. Quindi se un prodotto alimentare prende il via in un centro cosi vasto, Guangzhou è circa due volte l'Italia, prenderà sicuramente piede in tutto il territorio cinese.

Il problema fondamentale per la riuscita d'esportazione della nostra cultura riguardante il caffè in Cina, è il loro eccessivo consumo di the che non solo fa parte di tradizioni antiche del luogo ma la coltivazione è  anche di tipo secolare.

Sicuramente nei centri di Pechino e Shangai si possono trovare centri quali Starbucks che sono riusciti a oltrepassare le barriere, ma non hanno riscosso poi tanto successo.Da parte nostra poi, è stata aperta la prima università del caffè in Cina per la quale si è pensato di , anzichè spostare la produzione attraverso l'import-export, di puntare tutto sulla diffusione della conoscenza, della preparazione e della cultura di questo nostro prodotto italiano direttamente alla fonte.

Sta sicuramente alle aziende italiane inerenti al settore riuscire a sfondare un mercato del genere ma se si riuscissero a dimostrare, a partire anche solo da una nicchia, le qualità dell'arte dell'espresso italiano, puntando tutto su qualità e piacere di tale prodotto, inglobarci in tale mercato non dovrebbe risultare poi cosi difficile.



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