Come dimostrazione dell'increscente inquinamento dell'aria in Cina, nei quali giorni peggiori l'aria è totalmente irrespirabile e la visibilità per strada quasi nulla, che non provoca solo disagio ai cittadini ma anche al turismo, gli studenti delle università di Pechino hanno messo le maschere antismog sui volti delle più famose statue degli intellettuali cinesi all'interno del campus. A detta degli internauti, nonstante la notizia sia stata fatta passare per un scherzo, si spera si riconosca in questo gesto una protesta silenziosa che ha comunque a tratti sortito il suo effetto, spingendo la popolazione cinese stessa a ricoprire di mascherine anche tutte le statue delle città più famose.
Inaspettato il comportamento del presidente cinese Xi Jinping che si è fatto riprendere dalle telecamere in giro per le vie della città senza maschera in volto e respirando a pieni polmoni. Un vero e proprio atto di coraggio seguito dalla messa al bando dei barbecue per strada, fino alla chiusura provvisoria di alcune fabbriche disposte a fermare temporaneamente la loro produzione in modo da ridurre il picco dell'inquinamento.
Ma nonostante i buoni propositi e i movimenti riguardo ad esso, più che la chiusura temporanea delle fabbriche o le passeggiate del presidente, ci vorrebbe una vera e propria soluzione di lungo periodo che apporti un vero miglioramento, anche perchè, poco meno di un anno fa questo problema in Cina si era già presentato e da allora non è poi cambiato molto.
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