Tsangyang Gyatso

18.05.2014 13:24
                    
Tsangyang Gyatso, unico Dalai Lama laico per il quale occupa un posto particolare all'interno della storia tibetana,dall'aspetto elegante, curato e vestito di broccato con faretra e arco, quando venne catturato dai cinesi, gli abitanti della città si rivoltarono e i monaci tibetani lo liberarono.
La sua storia risale al lontano 1680 quando grazie ai movimenti del quinto Dalai Lama con l'aiuto dell'esercito mongolo, diversi stati indipendenti e laici del sud est del Tibet vennero incorporati in un unico agglomerato chiamato "Stato Teocratico del Tibet"e tra questi il Mon, dove nacque Tsangyang. Alla morte del quinto Dalai Lama, il sergente all'epoca in carica Sangye Gyamtso, trovò nel piccolo Tsangyang l'incarnazione del quinto Dalai, ma guidando egli stesso il Tibet per altri 14 anni, portò notevoli inimicizie da parte dei loro stessi protettori mongoli e indispetti non poco l'imperatore cinese Kang Xi. 
Il giovane Dalai Lama, in epoca adolescenziale, attraverso i suoi atteggiamenti poco consoni riguardanti la sua carica, preferendo agli studi il tiro con l'arco , le passeggiate a cavallo e soprattutto le donne , iniziò a deludere non poche persone, che si aspettavano grandi cose da parte della reincarnazione del Grande Quinto, contribuendo ad incrinare ancora di più i rapporti tra Tibet e Cina.
Rinunciò addirittura ai suoi voti, anche se il clero non gli negò mai la propria legittimità, diventando così il primo Dalai Lama laico della storia.
Il reggente, a causa dei suoi comportamenti, decise di punirlo drasticamente progettano la morte del suo migliore amico nonchè funzionario di stato. Il caso però volle che quel giorni i due giovani per scherzo si scambiarono i vestiti e quando il sicario andò per uccidere , stranamente colpi con un coltello colui che portava i vestiti del principe e non il Dalai. Tsangyang fece condannare, pubblicamente suppliziati, i condannati e il reggente che tentò anche di avvelenare il suo protettore, venne diplomaticamente allontanato.
Purtroppo però la guerra coi mongoli non potè esser evitata , l'ex reggente venne ucciso e il Dalai arrestato, anche se tutto ciò provocò una forte reazione da parte del popolo della capitale che si ribellò, a dimostrazione del fatto che, nonostante il sesto Dalai fosse cosi eccentrico nei modi e nelle usanze, rappresentava comunque il cuore pulsante del Tibet.
Durante il tragitto verso la capitale cinese purtroppo, il Dalai Lama si ammalò e morì nel 1706.
Oltre alle biografie segrete pervenute successive alla sua morte, come tesoro della sua storia vi sono anche diversi componimenti poetici che il Dalai si divertiva a cantare e a comporre in quartine e in versi senari,caratteristica della poesia tibetana, come  esempio raro della composizione di poesia profana ma nobile.

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